12.01.2010

Doisneau



"Ho molto camminato per Parigi, prima sul pavé e poi sull'asfalto, solcando in lungo e in largo per mezzo secolo la città. Un esercizio che non richiede doti fisiche eccezionali. Se Dio vuole, Parigi non è Los Angeles e qui la condizione di pedone non è un indizio di miseria. Le poche immagini che, nella corsa del tempo, continuano a restare a galla ammucchiandosi come tappi di sughero nel mulinello di un fiume, sono state scattate durante le ore rubate ai miei vari datori di lavoro.
A mettermi in moto è sempre stata la luce del mattino, mai il ragionamento. D'altronde, che c'era di ragionevole nell'essere innamorato di quello che vedevo?"

Robert Doisneau, 23 ottobre 1984

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